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Bambole reborn: dal collezionismo al cinema, fino ad approdare alla Doll Therapy

La bambola reborn significa letteralmente rinata ed è una rappresentazione fedele e iperrealistica di un neonato o di un bambino, a seconda del modello. Non si tratta solamente di un accessorio molto apprezzato dai collezionisti, ma di un oggetto con una precisa valenza e uno scopo terapeutico e medico.

Forse non tutti sanno che le bambole reborn vengono infatti utilizzate nelle terapie dei malati di Alzheimer, dei pazienti affetti da depressione e disturbi psichici e in tante occasioni in cui non è possibile oggettivamente fruire di un bambino vero.

Andiamo a snocciolare tutte le curiosità su queste bellissime bambole, curate in ogni dettaglio, dalle pieghe della pelle al taglio degli occhi, dalle pellicine delle unghiette fino al corredo tipico di un bebé.
 

Bambole reborn belle da vedere e super piacevoli da toccare

La specialità di una bambola come questa è la cura artigianale di ogni dettaglio: si tratta di una vera e propria opera d'arte perfezionata in tutti i particolari, realizzata in vinile e in silicone, materiali che restituiscono lo stesso effetto di accarezzare la pelle di un bimbo, soffice e vellutata.

I Reborning Artist, così si chiamano i restauratori di bambole più innovativi, impiegano giorni per realizzare delle bambole così minuziosamente curate, modellando a mano tutti i tratti del viso e cucendo i capelli uno ad uno per ottenere l'effetto più realistico possibile. Anche le parti pittoriche e decorative sono fatte a mano, come il colore degli occhi, il rosa confetto delle labbra e le imperfezioni della carnagione.

L'arte del reborning si sviluppa negli Stati Uniti, tra gli anni '80 e '90, come goal di ristrutturare vecchie bambole per riproporle sul mercato e dare una seconda possibilità a questi giocattoli che potevano essere ancora abbracciati e regalare gioia e divertimento. Nello specifico, fu internet a sdoganare il concetto di bambola reborn e a trasformarla in un vero e proprio trend di collezionismo, molto amato dagli estimatori delle cose lussuose e fatte a mano. In Italia è la rivista La Bacchetta Magica che diffonde l'idea di bambole reborn in silicone, ma è anche qui definitivamente il web a consacrarla come idea regalo preziosa e raffinata, un vero e proprio cult per gli appassionati di collezionismo che si incontrano sui forum online e si scambiano idee e opinioni.

 

Applicazioni concrete delle bambole rinate in vinile

Bambole di questo tipo hanno un'interpretazione più profonda della mera decorazione e del collezionismo, sono utilizzate in campo medico per ristabilire nel malato di Alzheimer quell'approccio empatico e quel contatto umano che sta progressivamente perdendo: prendendosi cura della bambola, pettinandola e cullandola come fosse un neonato, il paziente si riconcilia con se stesso e con le persone care, con la differenza che non c'è alcun rischio di nuocere ad un bimbo in carne ed ossa.

La Doll Therapy, questa è la terapia specifica, è molto utile anche per la cura e il recupero di persone con gravi disturbi psichici, borderline, depressione e sindromi di abbandono. Bambole così belle e realistiche agli occhi come al tatto sono un primissimo tentativo di riconciliare le mamme con se stesse e la propria famiglia, dopo la perdita del proprio bambino, un aborto spontaneo o un incidente.

 

 

 

Le bambole rinate in TV e nel cinema

Queste bambole particolari sono impiegate anche nel cinema e nelle fiction per la televisione, in tutte quelle occasioni in cui non è possibile fruire di un bambino vero. L'aspetto spiccatamente realistico permette una verosimiglianza perfetta anche quando è necessario girare primi piani e scene drammatiche.