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Bicicletta a pedalata assistita: limiti e vantaggi

Quando si parla di bici elettrica si fa riferimento, seppur utilizzando una terminologia inappropriata, alla bicicletta a pedalata assistita, o anche pedelec. Il settore delle e-bike ha segnato numeri in significativa crescita e il settore della mobilità sostenibile, stando alle stime di settore, si appresta ad entrare in una vera e propria età aurea.

Il pedelec si è configurato negli ultimi anni come il mezzo cittadino per eccellenza, sintesi di valori come praticità, sostenibilità ambientale ed efficienza. La bicicletta a pedalata assistita nasce esattamente per soddisfare le esigenze del cittadino moderno, immerso nel tessuto urbano della grande città e che necessita di un mezzo funzionale agli spostamenti all’interno del traffico.

I punti di forza del pedelec

La bici a pedalata assistita è, a tutti gli effetti, una bicicletta: non richiede né patentino né la stipula di un’assicurazione RCA e può circolare liberamente all’interno di aree ciclabili e di zone a traffico limitato. Perché un mezzo alimentato tramite kit di elettrificazione sia inquadrato come pedelec, è necessario che esso rispetti le restrizioni normative, vale a dire che non può superare la velocità massima di 25 km/h e la potenza erogata di 250W. Il limite di velocità fa riferimento al picco massimo raggiungibile tramite l’alimentazione elettrica: ciò significa che superare tale limite non è vietato, ma solo attraverso la potenza extra erogata dalla forza meccanica della pedalata.

Le caratteristiche del mezzo fanno sì che essi sia una soluzione pensata per chi è solito circolare all’interno del circuito stradale cittadino, si configura come un’alternativa sana ai mezzi pubblici e all’automobile ed è particolarmente apprezzata dai pendolari della fascia 30-45 anni.

Gli svantaggi

Le limitazioni tecniche e normative fanno sì che il pedelec non sia un mezzo adatto a spostamenti medio-lunghi e non è indicato per la percorrenza di strade extra-urbane. Si tratta di una soluzione che non ha nella versatilità il proprio punto di forza e che si orienta verso target specifici che non presentano particolari esigenze sui grandi spazi o che, in ogni caso, dispongono di altre tipologie di veicoli per soddisfare esigenze differenti da quelle della mobilità urbana.

Il pedelec non è adatto a percorrenze su circuiti extraurbani e deve sottostare a limitazioni di natura tecnica che impediscono uno scorrimento rapido su strade fuori dalla dimensione cittadina. La velocità rappresenta un’altra restrizione che rende la bici a pedalata assistita il mezzo urbano per eccellenza ma, allo stesso tempo, un veicolo inadatto per molte altre applicazioni.