C'è chi lo fa per diletto e chi per mestiere, ma lavorare il legno rimane una attività estremamente rilassante e interessante. Una volta appresi i trucchi del mestiere è possibile realizzare oggetti di ogni tipo, nonché restaurare mobili antichi. Vediamo, quindi, qualche consiglio per imparare a lavorare il legno.
Le basi della lavorazione del legno
Tra i primi consigli c'è certamente quello di imparare a studiare le proprietà del legno: ogni tipologia ha le sue peculiarità che richiedono, quindi, una apposita lavorazione. Le principali tipologie di legno che sarà molto utile analizzare sono la betulla, l'abete, l'ebano, il frassino, il mogano e il ciliegio. Ogni legno ha proprie caratteristiche, tra cui, l'omogeneità, la flessibilità, il taglio, il mutamento, la fendibilità e l'estetica. È fondamentale soffermarsi ad osservare il legno, con attenzione e dedizione.
Metodologie semplici di lavorazione del legno
Il legno potrà essere lavorato con vari metodi: intaglio, scultura, trattamento per il restauro e verniciatura. Chiaramente, qualora si voglia attuare una lavorazione professionale, saranno necessari macchinari – come lame circolari per legno – nel caso in cui sia più un hobby, la strumentazione è più semplice e si svolge principalmente tramite manualità e piccoli utensili. Nel caso della lavorazione semplice, tali utensili variano in base al lavoro che si vuole effettuare: lime e raspe, bulini, mazzuoli, carta vetrata e scalpello sono i principali. Per scolpire il legno sarà necessario, prima di tutto, ottenere un legno duttile e maneggevole. In base al progetto che si vorrà realizzare sarà utile procurarsi un pezzo di legno che sia più grande rispetto all'idea originale, questo perché, scolpendolo, la maggior parte del legno verrà gettato via (quasi l'80%).
Una volta stabilito cosa si vuole realizzare si potrà iniziare scalfendo un primo strato, facendo attenzione a non colpire la parte centrale. Con martello e sgorbia si potrà poi puntellare al fine di ottenere l'oggetto voluto. L'intaglio del legno, invece, si effettua con tre tecniche: a punta di coltello, utile per i disegni geometrici; floreale, che necessita di sgorbie e scalpelli ed è decisamente più creativo; e ad intaglio gotico, effettuato da grandi esperti di manualità. La restaurazione dei mobili avviene mediante trattamento del legno. I materiali da utilizzare in tale attività sono essenzialmente carta vetrata e vernici specifiche per la protezione del legno contro l'avanzare del tempo. In relazione, invece, alla carta vetrata, questa si rivelerà estremamente utile con mobili per i quali è richiesta una lisciatura.
La lavorazione professionale del legno: la sega circolare
Qualora, invece, si proceda a una lavorazione professionale del legno non si potrà fare a meno di una sega circolare per legno professionale. A tal fine, si precisa che sono numerosi gli shop online di lame professionali, tra questi si segnala https://www.fraisertools.com/. Precisiamo subito che la sega circolare viene così chiamata per il disco dentato che ne costituisce la forma, ossia per le lame. La tipologia di lama per la sega circolare varia in base al materiale da tagliare, la scelta della stessa è pertanto fondamentale per effettuare delle lavorazioni ottimali. Anche le lame circolari per legno hanno proprie caratteristiche: ad esempio, le lame con i denti a smusso sono ideali per i pannelli e la finitura del legno; le lame con dentature trapezoidale e dritta sono utili per tagli maggiormente delineati; ancora, le lame con dentatura tagliachiodi sono perfette per il legname di recupero. Oltre alle seghe circolari ci sono poi molti altri utensili del mestiere, quali: morsa, sega manuale, sega alternativa, trapano avvitatore, pialla (manuale ed elettrica), scalpelli e molti altri. È un lavoro certamente complesso da imparare, ma anche altrettanto affascinante e utile.