La tecnologia sta invadendo, nel bene e nel male, la nostre vite, con effetti che possono considerarsi contrastanti; dal punto di vista del benessere e della praticità, le nuove implementazioni sono sicuramente positive, ma sotto l’aspetto lavorativo qualche problema lo andranno a creare, in ogni settore, incluso quello legale: se oggi la ricerca avvocato consiste nel reperimento di un professionista in carne ed ossa, tra qualche anno potremmo ritrovarci ad essere assistiti da algoritmi, sicuramente più rapidi ed efficienti, ma con meno propensione al ragionamento. Tuttavia, per il momento, fino a che possiamo, affidiamoci a dei professionisti seri.
Avvocati reali vs avvocati virtuali: cosa potrebbe cambiare
Non è fantascienza ma realtà: abbiamo infatti già visto affacciarsi con preoptenza le piattaforme di intelligenza artificiale come ROSS di IBM, Kyra o Luminance. Quest’ultima in particolare è una forma di IA sviluppata appositamente per leggere e comprendere contratti e altri documenti legali in ogni lingua, trovando informazioni significative o eventuali anomalie.
La ricerca avvocato, in futuro, potrebbe quindi cambiare e vertere completamente sulla consulenza virtuale, soprattutto per controversie più semplici come ad esempio i ricorsi per le multe, cosa che peraltro viene già fatta attraverso il portale DoNotPay, ideato dal britannico Joshua Browder e attivo già da oltre un anno negli Stati Uniti.
Tuttavia, almeno per il momento, le capacità di adattamento e la duttilità di un essere umano non sono replicabili ad un livello accettabile, motivo per cui la ricerca di un avvocato in carne ed ossa resta la priorità. La tecnologia, in questo caso, può venirci incontro semplificando il processo di ricerca online, grazie all’utilizzo di portali web creati appositamente per trovare professionisti specializzati, seri e competenti.
Se hai bisogno di una consulenza legale specializzata, la ricerca di un avvocato è semplice e rapida, bastano pochi click per ricevere rapidamente assistenza mirata e professionale.